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Vasca da bagno o box doccia, cosa è meglio?

I principali vantaggi della doccia sono che consente di risparmiare spazio, acqua e migliorare sia la sicurezza che l’accessibilità. Inoltre, la pulizia è più facile. In compenso, la doccia è meno rilassante e, se in casa ci sono bambini piccoli, non è l’opzione migliore.

La vasca invece è perfetta per fare il bagno ai più piccoli, per rilassarsi o anche per alleviare alcuni disturbi e può essere anche molto estetica. Occupa però molto spazio e il consumo di acqua che comporta è elevato.

Voglio vendere o affittare, lascio la vasca o metto la doccia?

Scegliere di lasciare la vasca da bagno o realizzare un box doccia può essere una decisione complicata quando l’intenzione è quella di vendere o affittare. I propri gusti e le proprie esigenze possono essere molto diverse da quelle degli altri. Dunque, prima di decidere, conviene tenere conto di alcuni aspetti fondamentali.

Se c’è un solo bagno in casa ed è piccolo, la doccia è un’opzione migliore, poiché la stanza sembrerà sempre più grande e, quindi, più attraente.

Nel caso in cui ci siano due o più bagni in casa, l’ideale è optare per una soluzione intermedia: lasciare una vasca in uno di essi e optare per le docce negli altri.

Se l’idea è un affitto giovane, come ad esempio per gli studenti, una vasca da bagno non ha molto senso. In questo caso la comodità e la velocità di utilizzo giocano a favore della doccia.

Se invece quello che si cerca è un affitto per giovani coppie o famiglie, la vasca da bagno è un’opzione da non sottovalutare.

In generale si ritiene che la doccia rappresenti un fattore importante per rivalutare la casa.

Inoltre, il cambio è un modo semplice e veloce per ammodernare il bagno e dargli un aspetto più attuale senza dover effettuare grandi lavori.

Nel caso di case di un certo livello, l’estetica è un fattore chiave. In questo senso, le vasche da bagno sono più attraenti delle docce, sebbene anche queste possano essere sorprendenti.

Bisogna infine considerare che la doccia apre la gamma di possibili inquilini o acquirenti a persone di una certa età o con qualche problema di mobilità.

 

Scegliere tra doccia e vasca da bagno non è facile, soprattutto quando l’obiettivo è vendere o affittare. Ma c’è un’opzione intermedia che permette di godere di entrambi quando il bagno è abbastanza grande: basta posizionare la vasca sul fondo e proprio davanti o accanto alla doccia.

In ogni caso, un piccolo lavoro, sia per sostituire la vasca con doccia, sia per installare una vasca decorativa, rivaluta la casa ben al di sopra dell’investimento.

 

 

Il colore Pantone del 2022 si chiama “Very Peri” ed è dedicato al coraggio e alla ripartenza.

Non chiamatelo lilla o solo blu pervinca. E’ il numero ’17-3938′ e lo troveremo nelle vetrine e nei nostri armadi ed a lui è affidato il compito di ispirare carica e creatività in questi tempi difficili.

E’una tonalità di blu pervinca, con sottotono viola e rosso, il colore scelto dall’istituto Pantone, come simbolo del 2022. La nuance eletta per interpretare il nuovo anno mostra un’attitudine vivace e gioiosa, incoraggia la creatività ed esprime fantasia e, per la prima volta, è un neo colore. Gli analisti, infatti, non hanno indicato una tonalità già nota, ma hanno scelto di partire da zero. “Una dinamica tonalità blu pervinca con un vivificante sottotono rosso violaceo fonde la fedeltà e la costanza del blu con l’energia e l’eccitazione del rosso”, dichiara Laurie Pressman, Vice Presidente di Pantone Color Institute, che spiega il perché della scelta: “Grazie ad un nuovo colore, riflettiamo l’innovazione e la trasformazione globale in atto.

La società continua a riconoscere il colore come forma fondamentale di comunicazione ed espressione e la complessità di questa nuova tonalità di blu, infusa di rosso-viola, evidenzia le possibilità che si aprono davanti a noi”.  Con l’elezione del colore dell’anno, dal 2000, Pantone riflette su quanto accaduto nella cultura generale, cercando di esprimere ciò di cui le persone hanno bisogno e la nuance scelta, ad ogni dicembre, finisce con influenzare i trend di design e marketing per tutto l’anno successivo.

Come rinnovare la cucina con pochi soldi? Se lo stile di questo importante ambiente della casa è oramai fuori moda e vuoi dare un tocco nuovo, non demordere. Non è necessario sostenere una spesa importante. Per un aspetto totalmente rinnovato si possono fare piccoli cambiamenti anche a meno di 1.000 euro.

 

Dipingi le piastrelle e rinnova il pavimento

Si tratta di un modo rapido, semplice ed economico per dire addio a quelle piastrelle che hanno smesso di essere di tendenza. Se non vuoi fare lavori o spendere molto, ridipingile. E magari posiziona anche delle piastrelle in Pvc sul vecchio pavimento. Con questi due piccoli cambiamenti la cucina sarà completamente diversa.

 

Armadi quasi come nuovi

No, non stiamo parlando di cambiarli, ma di dare loro una seconda vita. Come? Sono due i modi possibili, l’importante è che siano in buone condizioni. Il primo è dipingerli o laccarli. Il secondo è sostituire solo ante e cassetti.

Cambia il piano di lavoro e metti un utile scaffale

Il top, o piano di lavoro, è uno degli elementi che soffre di più in una cucina ed è anche un elemento essenziale. Puoi scegliere tra un’infinità di materiali e con 1.000 euro puoi sbizzarrirti. Scegliendo un materiale economico, come legno o laminati, avrai denaro da spendere per mettere un utile scaffale per riporre tutti gli utensili.

Apri la cucina sul soggiorno

Se il tuo soggiorno e la tua cucina sono collegati, un’idea più economica di quanto pensi è creare un unico ambiente. Se lo fai solo fino a metà altezza, puoi approfittarne per realizzare un’isola per la colazione. L’intero ambiente sarà più luminoso e sembrerà più spazioso. La tua cucina sembrerà un’altra senza aver cambiato quasi nulla.

 

Nelle case moderne è sempre più frequente imbattersi in zone giorno che uniscono il living alla cucina, indipendentemente dalla metratura a disposizione. Tuttavia ci sono occasioni in cui si preferirebbe nascondere i fornelli alla vista (o all’olfatto), magari in vista o in visita di ospiti un po’ snob.

Ecco come farlo in modo creativo grazie ad ante scorrevoli sempre più tecnologiche, ma non solo: perché la cucina a scomparsa è ormai una soluzione che permette agli interior designer di dare sfogo a tutta la loro fantasia.

 

Pannelli e ante con aperture differenziate

Quando si pensa alla cucina a scomparsa si immaginano le classiche ante con apertura verso l’esterno: non più o, almeno, non soltanto. Le soluzioni più moderne prevedono infatti pannelli che scorrono fino a nascondersi dentro apposite nicchie, in modo da non occupare spazio; o che si aprono a soffietto o, ancora, che permettono addirittura di sfruttare anche gli angoli.

Grazie alle innovazioni tecnologiche, è possibile installare meccanismi a scomparsa anche nelle cucine a isola.

Mimetizzare con il colore

A volte, anziché nascondere la cucina a vista la si può “mimetizzare”. Come? Per esempio dipingendo sia la parete alle sue spalle sia i suoi componenti di un colore acceso, che si differenzi da quello del resto della casa.

 

Nascondere solo alcune parti

Non per forza tutta la cucina deve essere a scomparsa: basta per esempio che lo siano gli elementi meno usati, soprattutto se lo spazio a disposizione non è moltissimo.

In commercio esistono diverse soluzioni con tavoli e piani estraibili, che quando non servono possono essere nascosti sotto un altro top o all’interno di un’armadiatura.

 

Quali saranno i trend nell’arredo e nel design che ci accompagneranno nel prossimo anno? Le parole d’ordine saranno evasione, relax, intimità e comfort, che realizzeremo grazie all’uso dei colori, alla scelta dello stile e agli accessori di cui ci circonderemo. Ecco otto tendenze di interior design 2021.

1. Cottagecore: accogliente come la casa della nonna

Nel primo dei trend di cui vogliamo parlare e che ti consigliamo di annotare per il prossimo anno si esprime un ideale idilliaco di vita agreste e romantica.

Campi fioriti, torte fatte in casa, un tocco di nostalgia, un immaginario fiabesco che ci fa sfuggire dalle ansie del quotidiano e ritmi di vita semplici e rallentati: ecco il cottagecore, che spopola in questi mesi non solo nell’abbigliamento, ma anche nell’arredamento e nell’interior design. Centrini, carta da parati floreale, mobili in legno fai-da-te e un tocco British creano subito l’atmosfera giusta. Qualche idea per arredare in cottagecore? Un servizio di porcellana bianco e blu per un tè tra pochi intimi, vasetti con erbe aromatiche, colori pastello e marinari ma anche un ampio uso del tessuto scozzese per la camera da letto e il soggiorno.

2. Colori 2021

Quelle del prossimo anno sono palette che comunicano serenità, calma e relax, ma anche allegria ed energia: tutte emozioni di cui continuiamo ad avere un gran bisogno!

Palette 1: Comfort zone

La palette comfort zone si compone di colori neutri ma caldi, accoglienti e rassicuranti: beige, grigio, tortora, moca, cammello, crema, avorio. Sono tinte morbide e sottili che creano una base tranquillizzante e rilassante, che potrà essere movimentata da pattern e sfumature, alternando sensazioni tattili tra ruvido e morbido, trame nei tessuti, e legno con venature a vista.

Palette 2: Bright side

Questa palette è composta da tinte più accese, che comunicano ottimismo, voglia di osare e apertura verso il futuro. È una palette più glam e che sfrutta i contrasti, senza mai essere troppo squillante, ma sempre bilanciata: deve trasmettere allegria e non agitarci.

Questa palette combina colori caldi e ricchi come il corallo e il ruggine al blu e tocchi di rosa in sfumature delicate. È una palette giocosa, retro e ispirata agli Anni Settanta.

Palette 3: Grounding

Anche la terza palette di colori di tendenza per il 2021 stimola la calma e il benessere. Grounding è, letteralmente, la palette naturale che richiama la terra, con i suoi marroni, il terracotta e le sfumature di verde che vanno dal lemongrass all’eucalipto al verde salvia, fino al color monstera.

Sono colori che creano un ambiente tranquillo, rilassato, che invita a essere presenti a se stessi e a non farsi sopraffare dallo stress e dall’ansia. Danno un tocco rustico e si abbinano alle venature del legno, alle texture morbide, per creare un ambiente accogliente e confortevole.

3. Materiali naturali e design organico

Il ritorno a una dimensione intima e naturale si esprime anche nei materiali che saranno di tendenza per arredare la casa nel 2021.

Cotone, lino e lana sono alcuni tra i tessuti che puoi usare per un ambiente confortevole, caldo e leggero. La parola d’ordine sarà stratificare: una tovaglia con dei runner, coperte e panni sovrapposti sul letto, morbidi plaid in nuance adagiati sul divano. Importante è poi la scelta dei materiali, meglio se riciclati o in biomateriali.

4. Un pollice sempre più verde

Sia che tu viva in un appartamento con balcone, sia che tu abbia un giardino, prenditi cura del verde, adottando piccole piante da interno e imparando un po’ di giardinaggio. Le piante da interno ci aiutano a mantenere il contatto con la natura anche in città, e alcune hanno effetti positivi sull’aria di casa, perché non sono solo belle da vedere e completano ogni stile di arredo, ma rinfrescano, filtrano l’inquinamento e rilasciano ossigeno.

Fare giardinaggio o prendersi cura di un piccolo orto diventa un modo per sgomberare la mente e fare qualcosa di concreto con le proprie mani, stimolando diverse aree del cervello e combattendo lo stress.

5. Nuovo minimalismo

Lo stile minimal non conosce epoca né mode: lo ritroviamo sempre, perché la volontà di eliminare il superfluo non è solo un modo di arredare, ma uno stile di vita. Per questo il nuovo minimalismo che sarà in trend il prossimo anno non è uno stile spoglio e asettico, ma riscaldato dalla palette Comfort zone, equilibrato, e ha l’obiettivo di crea un’oasi di benessere e tranquillità, soprattutto quando viene fuso ad altri stili, come il Feng Shui l’Hygge o il Lagom, che mirano proprio al benessere della persona a partire dagli oggetti di cui si circonda.

6. More is more

La voglia di libertà e di esprimere la propria personalità emerge in questo trend d’arredo per il 2021: il ritorno al massimalismo. Non esistono regole precise per questo stile, e l’unico limite è la creatività. È uno stile che abbonda con le decorazioni e non rinuncia ai colori forti e ai contrasti. Il massimalismo di moda il prossimo anno vivrà di contaminazioni con altri stili (perfetto con la palette Bright side) e comunica uno spirito giocoso e leggero. Anche se antitetico rispetto allo stile minimal, è un altro modo per circondarsi di positività e abbattere lo stress e l’ansia.

7. Intelligenza artificiale

La casa del 2021 sarà sempre di più una Smart Home, un luogo in cui la tecnologia ci aiuterà a creare la nostra oasi di pace.

La domotica, infatti, non sarà fine a se stessa, ma ci renderà più semplici i gesti di tutti i giorni. L’Intelligenza artificiale ci permetterà di creare comfort e tranquillità, grazie ai sistemi per regolare la luce e la temperatura e scegliere la nostra musica preferita. Grazie all’intelligenza artificiale potremo installare sistemi per migliorare il risparmio energetico della nostra abitazione, e anche per garantire la sicurezza della nostra famiglia e della casa.

8. Una casa che si trasforma

Abbiamo imparato in questi ultimi mesi che la casa deve potersi trasformare a seconda di come cambiano le regole che ci vengono date.

Non è più solo il luogo dove ceniamo e dormiamo, ma diventa ufficio, scuola, centro benessere, palestra. Per questo, anche nel 2021 le abitazioni avranno stanze che possono cambiare destinazione d’uso, e gli spazi saranno più fluidi, senza rigide divisioni per usi.

Per questo acquisteremo mobili multifunzione per ottimizzare lo spazio in casa: tavoli da cucina che diventano scrivanie per lavorare, librerie che fanno da pareti divisorie negli open space, camerette per i bambini con mobili che dividono lo spazio e creano degli angoli studio per seguire la didattica online.

Per chi si accinge ad acquistare o a ristrutturare casa, una delle più importanti scelte da fare riguarda la distribuzione degli ambienti interni e in particolare della cucina e del soggiorno.

Openspace: si o no? Agli ormai usatissimi openspace, caratterizzati dall’inesistenza di pareti o elementi divisori, c’è ancora chi predilige gli ambienti cucina-soggiorno separati. Quest’ultima e ancora intramontabile soluzione, risulta ottimale per spazi maggiormente ampi,aiuta a limitare la diffusione degli odori ed è consigliata per coloro che amano la privacy e non riescono ad avere la casa sempre in perfetto ordine. Al contrario, la scelta della soluzione openspace è preferibile per ambienti più piccoli in maniera tale da sfruttare al massimo gli spazi a propria disposizione.

Prevedendo l’openspace, un unico spazio aperto cucina-soggiorno, per chi compie tale scelta è necessario mantenere sempre gli ambienti puliti ed ordinati, prevedere una buona ventilazione naturale e non, al fine di limitare il diffondersi degli odori della cucina nelle altre stanze dell’abitazione. D’altro canto per chi ama vivere appieno la propria casa soprattutto durante il tempo libero e le festività, quella dell’openspace, è la soluzione ideale. Per coloro che non preferiscono nè gli ambienti chiusi nè quelli aperti, vi è un’ultima ma non trascurabile alternativa, che è quella della pareti a scomparsa. Pareti scorrevoli preferibilmente in vetro, decorate o non, che compaiono e scompaiono in base alle singole necessità.

Un giusto compromesso per chi non ama avere stoviglie,cibo e altri accessori in vista durante la fase di preparazione del pranzo o della cena, ma che vuole vivere gli spazi cucina-soggiorno nella loro totalità, quando si è tutti insieme a tavola.