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Il mercato degli affitti chiude il 2021 con un incremento dello 0,6%

Il mercato degli affitti chiude il 2021 con un incremento dello 0,6%

Il mercato degli affitti ha registrato un incremento dello 0,6% dei canoni nell’ultimo anno rispetto al 2020, a una media di 11 euro al metro quadro mensili, secondo i nuovi dati dell’Ufficio Studi di idealista, il portale leader per sviluppo tecnologico in Italia.

Nell’anno del “quasi ritorno alla normalità – in particolare a partire dell’estate quando c’è stata la ripresa a pieno regime dell’attività industriale, il telelavoro è divenuto una formula ibrida e studenti e turisti sono tornati nelle città – abbiamo visto un repentino assorbimento dello stock abitativo accumulatosi sul mercato nel corso del 2020.

L’elevata pressione della domanda alimentata da nuovi utenti ha innescato la ripresa dei prezzi soprattutto nei mercati più dinamici, che avevano pagato gli effetti della pandemia con forti ribassi, a differenza dei mercati i mercati “periferici” apparentemente poco o per nulla impattati della contingenza pandemica.

Secondo Vincenzo De Tommaso, Responsabile dell’Ufficio Studi: “nel 2021 gli italiani hanno ricominciato a cercare casa in affitto rimettendo in moto i prezzi. Gli indici di alcune città di punta per il settore delle locazioni fortemente ridimensionati dalla pandemia, come Milano, Firenze e Bologna sono già tornati in terreno positivo preannunciando una ripresa dei prezzi che dovrebbero crescere più velocemente nel corso del 2022, per effetto della combinazione tra una domanda 4 volte maggiore al periodo pre-Covid e un’offerta che andrà a ridursi drasticamente”

Capoluoghi
L’orientamento positivo dei prezzi degli affitti si evidenzia in 61 centri su 91 monitorati nel corso dell’anno. Bergamo è l’unico mercato rimasto invariato rispetto ai canoni richiesti 12 mesi fa. Ragusa (21,8%), Catanzaro (16,1%) e Ascoli Piceno (15,8%) sono le città che hanno segnato i maggiori rimbalzi davanti ad altri 5 mercati in crescita a doppia cifra come Ravenna (14,4%), Massa (11,4%), Reggio Emilia (11,2%), Benevento (10,9%) e Grosseto (10,3%). All’opposto della tendenza le contrazioni maggiori spettano a Sassari (-8,8%), Asti (-6,6%) e Prato (-6,3%).

Con riferimento ai principali (centri), a parte i recuperi di Venezia (4%), Milano (3,2%), Firenze (2,4%) e Bologna (1,9%) di cui si è parlato, stentano ancora Napoli e Torino (entrambe con un lieve calo dello 0,7%), mentre Roma (-2,9%) sembra fare più fatica a invertire la tendenza.

Milano è la regina dei prezzi di affitto con i suoi 18,9 euro al metro quadro, davanti a Firenze e Venezia, entrambe ferme a 15 euro mensili, quindi seguono Bologna (14,1 euro/m²) e Roma (13,1 euro/m²). In fondo al ranking Reggio Calabria (4,8 euro/m²), Vibo Valentia (4,5 euro/m²) e Caltanissetta (4,2 euro/m²) sono i capoluoghi più economici d’Italia.